La “meditazione sospesa”
Non so se conoscete tutti la storia del caffè sospeso di Napoli, ma se cercate su internet potete trovare molte e ampie spiegazioni. A me interessa evidenziare una frase che lo scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo, nel libro intitolato, appunto, “Il caffè sospeso” ha scritto:
“Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per se stesso, ed un altro per qualcuno altro. E’ come offrire un caffè al resto del mondo.”
La tradizione del “caffè sospeso”, quindi, rappresenta l’umanità, l’incredibile sentimento dell’amore, della compassione, della comprensione e di tutti gli altri sentimenti positivi che non dobbiamo mai dimenticare.
Questa stessa umanità e questo incredibile sentimento dell’amore che sa tradursi in condivisione sono precisamente il frutto della meditazione praticata con fiducia e costanza. E così, parafrasando la frase di L. De Crescenzo, alla fine di uno degli incontri che ho organizzato… qualcuno che si è sentito particolarmente felice durante una meditazione ne ha pagate due: una per se stesso e un’altra per qualcun altro. E’ come offrire una meditazione al resto del mondo.
Bellissimo sentire l’evolvere delle riflessioni di chi ha ricevuto la mia newsletter con oggetto “La meditazione sospesa”:
iniziando con <ma allora l’incontro di meditazione è stato annullato?>, per passare poi attraverso molte altre domande: <ma quindi posso partecipare a due incontri pagandone uno solo? Oppure piuttosto ne pago uno in più per creare un’ulteriore “meditazione sospesa”? O magari porto con me una persona nuova?>…
Tutte le risposte vanno bene! Creiamo insieme questa spirale virtuosa che muove all’Incontro e promuove l’Umano!! Grazie a tutti coloro che scelgono di lasciarsene avvolgere!
Appena rientrata dal XII Congresso AIMS tenutosi proprio a Napoli, colgo con infinita gioia questa sincronicità. Buon caffè e buona meditazione!